Chiomonte (750 m s.l.m.) è un borgo noto per i suoi vigneti terrazzati e per il paesaggio soleggiato che lo avvolge, incastonato tra la Dora Riparia e i crinali del Monte Seguret. I boschi misti, le radure erbose e gli alpeggi in quota offrono una gamma di ambienti che ospitano una fauna varia, con grandi ungulati, predatori discreti e rapaci che dominano dall’alto.
Cervo
All’inizio dell’autunno, i boschi sopra Chiomonte risuonano dei bramiti dei cervi. I maschi, con i palchi imponenti, si fronteggiano nelle radure erbose, offrendo uno spettacolo impressionante. In inverno i branchi scendono verso i boschi più bassi, sfruttando la protezione dei faggi e dei castagni, mentre in estate risalgono ai pascoli alti, seguendo la vegetazione fresca.
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Dove: radure e faggete sopra il paese, specialmente nel vallone della Giai; in inverno frequenta i boschi misti a ridosso del fondovalle.
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Quando: bramito a settembre-ottobre; inverno con branchi compatti tra 900–1.300 m; estate fino ai 2.000 m.
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Comportamento locale: in autunno i maschi sono visibili anche in pieno giorno; in inverno i branchi misti si muovono in aree riparate con scarsa neve.
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Note pratiche: al crepuscolo è più facile avvistarli dalle strade alte; in inverno si individuano anche tramite tracce sulla neve.
Capriolo
Elegante e diffidente, il capriolo si muove leggero tra i vigneti e i boschi bassi. All’alba si lascia intravedere mentre bruca nei prati ai margini del paese, salvo poi sparire rapido nei boschi alla minima avvisaglia di pericolo. La sua presenza è costante tutto l’anno, con spostamenti stagionali legati al cibo e alla neve.
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Dove: vigneti terrazzati e prati attorno alle borgate; boschi di castagno e faggio nelle zone intermedie.
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Quando: tutto l’anno, con maggiore attività al mattino presto e al tramonto; in inverno resta più vicino alle aree coltivate.
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Comportamento locale: piccoli gruppi femmina-giovane; maschi più solitari e territoriali, attivi in primavera.
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Note pratiche: osservabile anche lungo i terrazzamenti vitati; impronte leggere e rosicchiature di germogli ne rivelano spesso la presenza.
Camoscio alpino
Nei valloni che salgono verso il Seguret, i camosci si muovono rapidi sulle rocce e nei prati ripidi. Le femmine accompagnano i piccoli con sicurezza, mentre i maschi dominano le creste in autunno, durante le dispute. Ogni stagione offre uno scenario diverso: fioriture primaverili, pascoli estivi, inseguimenti autunnali, e inverni passati sui versanti assolati.
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Dove: dorsali e canaloni sopra i 1.600 m, fino alle creste del Monte Seguret e del vallone della Giai.
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Quando: primavera 1.500–1.800 m; estate fino a 2.400 m; inverno su versanti soleggiati e meno innevati.
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Comportamento locale: branchi femmina-piccoli numerosi in estate; maschi solitari o in piccoli gruppi in inverno.
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Note pratiche: spesso visibili con binocolo dai sentieri escursionistici; più attivi nelle prime ore del giorno.
Marmotta alpina
I pascoli d’alta quota sopra la Giai echeggiano dei fischi delle marmotte. Al mattino si riscaldano sulle rocce, mentre i giovani si rincorrono intorno alle tane. In estate si dedicano a raccogliere erbe, che accumulano per l’inverno. Con l’autunno, sigillano le tane e scompaiono sotto terra fino alla primavera successiva.
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Dove: praterie alpine e zone erbose sopra i 1.800 m, soprattutto attorno agli alpeggi e lungo i crinali erbosi.
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Quando: maggio-settembre; letargo ottobre-aprile.
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Comportamento locale: colonie con ruoli ben definiti; una sentinella vigila sempre, pronta a dare l’allarme.
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Note pratiche: facili da osservare in pieno giorno nelle zone assolate; i fischi acuti tradiscono sempre la loro presenza.
Cinghiale
Di notte i boschi bassi di Chiomonte si animano dei grufolamenti del cinghiale. Le bande familiari scavano il terreno in cerca di radici e ghiande, lasciando segni inconfondibili. In inverno scendono verso le zone coltivate e i prati vicini al paese, attratti dalla disponibilità di cibo.
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Dove: boschi di castagno e quercia a bassa quota; margini dei prati coltivati in inverno.
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Quando: tutto l’anno, soprattutto crepuscolo e notte; picchi di attività in autunno con le ghiande.
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Comportamento locale: gregario, vive in branchi familiari (scrofe e giovani); maschi adulti più solitari.
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Note pratiche: difficili da osservare direttamente; gli scavi freschi e il terreno smosso sono segni sicuri della loro presenza.
Volpe rossa
La volpe si muove silenziosa lungo i filari e i sentieri tra le borgate. Al crepuscolo emerge con passo cauto, guidata dall’olfatto fine, alla ricerca di roditori o di qualche frutto caduto. La sua astuzia le permette di adattarsi a qualsiasi situazione, passando inosservata persino quando caccia vicino alle abitazioni.
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Dove: margini dei prati, vigne e boschi vicini al paese; talvolta anche nei pressi dei terrazzamenti vitati.
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Quando: tutto l’anno, soprattutto al tramonto e durante la notte.
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Comportamento locale: predatrice opportunista; integra la dieta con frutti e insetti; molto discreta.
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Note pratiche: più facile rintracciare impronte o resti di caccia che vederla direttamente.
Aquila reale
Dall’alto, l’aquila reale domina i valloni sopra Chiomonte. Con ampie planate sfrutta le correnti ascensionali, sorvegliando i pascoli in cerca di marmotte o piccoli ungulati. In primavera si occupa della nidificazione, scegliendo rupi inaccessibili, mentre in inverno la si vede sorvolare con calma i crinali innevati.
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Dove: creste e valloni sopra il Monte Seguret e il vallone della Giai.
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Quando: tutto l’anno; più attiva in primavera ed estate durante la nidificazione e l’allevamento dei giovani.
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Comportamento locale: coppie stabili; predazione diretta su marmotte e giovani camosci; sfrutta carcasse in inverno.
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Note pratiche: facilmente avvistabile nelle ore centrali delle giornate serene; binocolo consigliato per osservare i voli circolari.