Salbertrand (1.032 m s.l.m.) è situato nel cuore dell’Alta Valle di Susa e custodisce il Parco Naturale del Gran Bosco, una delle aree forestali più importanti delle Alpi Occidentali. Il suo territorio si estende dai fondovalle lungo la Dora Riparia fino ai pascoli e alle creste che guardano verso il Monte Genevris e l’Assietta. L’alternanza di boschi di larici, abeti rossi e bianchi, faggi e radure alpine offre un mosaico di habitat che ospita un’elevata biodiversità, rendendo Salbertrand un punto di riferimento per lo studio e l’osservazione della fauna alpina.
Cervo
Il cervo è forse l’animale simbolo del Gran Bosco. In autunno, i suoi bramiti potenti risuonano tra i fitti boschi di abete e faggio, creando un’atmosfera unica. I maschi si affrontano nelle radure e lungo i sentieri forestali, mentre le femmine osservano con i piccoli. In inverno, i branchi si riuniscono e scendono a quote più basse, cercando cibo nelle radure innevate vicino al fondovalle.
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Dove: boschi di abete e faggio del Gran Bosco, radure sopra Salbertrand e versanti verso Monfol.
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Quando: bramito in settembre-ottobre; inverno in branchi numerosi; estate nelle radure e pascoli d’alta quota.
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Comportamento locale: maschi dominanti nei periodi di bramito, branchi misti e più discreti in inverno.
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Note pratiche: i bramiti sono udibili anche dal paese nelle notti autunnali, osservabili a distanza dalle radure del parco.
Capriolo
Il capriolo è l’ungulato più discreto, ma molto diffuso nei margini del bosco e nei prati che circondano il paese. Al mattino presto lo si intravede spesso mentre bruca silenzioso nei prati, pronto a rifugiarsi nel bosco al minimo segnale di pericolo. In estate approfitta dei pascoli verdi, mentre in inverno resta vicino ai boschi fitti, dove trova riparo e cibo sotto la neve.
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Dove: margini prato-bosco lungo la Dora Riparia e nei pressi delle borgate.
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Quando: più visibile al crepuscolo e all’alba, tutto l’anno.
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Comportamento locale: generalmente solitario o in piccoli gruppi; molto schivo e attento ai rumori.
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Note pratiche: più facile osservarlo in silenzio dai prati a ridosso del bosco.
Camoscio alpino
Il camoscio frequenta i pendii più alti che circondano Salbertrand, specialmente verso l’Assietta e le creste che guardano Oulx. Con la sua agilità, si muove tra rocce e pascoli, comparendo improvviso lungo un canalone o su una parete erbosa. In estate i branchi sono composti da numerose femmine con piccoli, mentre in autunno i maschi danno vita a inseguimenti spettacolari.
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Dove: pendii erbosi e rocciosi verso l’Assietta, dorsali sopra Monfol e crinali panoramici sopra il Gran Bosco.
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Quando: primavera ed estate tra 1.800–2.600 m; inverno sui versanti più soleggiati.
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Comportamento locale: branchi numerosi in estate; maschi solitari o in piccoli gruppi in inverno.
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Note pratiche: facilmente avvistabili lungo i sentieri dell’Assietta, soprattutto al mattino.
Marmotta alpina
Nei pascoli aperti sopra il bosco, la marmotta è una presenza costante. In primavera, appena uscita dal letargo, si mostra cauta ma affamata, correndo tra i prati in cerca dei primi fili d’erba. Durante l’estate, intere colonie sono attive e i fischi delle sentinelle scandiscono le giornate. In autunno, prima di rintanarsi per l’inverno, raccoglie grandi quantità di erba secca per imbottire le tane.
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Dove: pascoli alpini sopra Monfol, Pian dell’Alpe e versanti verso l’Assietta.
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Quando: da maggio a settembre, più attive nelle ore calde del giorno.
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Comportamento locale: colonie stabili con ruoli ben definiti; giovani molto visibili nei mesi estivi.
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Note pratiche: facilmente osservabili lungo i percorsi estivi del parco.
Gallo forcello
Uno dei simboli del Parco del Gran Bosco è il gallo forcello. All’alba, in primavera, i maschi si sfidano in radure appartate con parate spettacolari, battendo le ali e producendo richiami profondi. Le femmine osservano a distanza, scegliendo i maschi più forti. Durante l’estate, il gallo forcello si nasconde tra i rododendri e gli arbusti alpini, diventando molto più difficile da avvistare.
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Dove: radure e pascoli alpini nel cuore del Gran Bosco, soprattutto sopra Monfol e verso Assietta.
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Quando: aprile-maggio per le parate; estate e autunno in piccoli gruppi dispersi.
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Comportamento locale: parate rituali in primavera; vita discreta e nascosta nei mesi successivi.
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Note pratiche: osservazione possibile solo a distanza, per non disturbare i rituali.
Aquila reale
L’aquila reale domina i cieli sopra Salbertrand. Con ampi volteggi, scruta i prati e le radure per cacciare marmotte e piccoli mammiferi. In estate porta prede ai giovani nei nidi nascosti sulle rupi, mentre in inverno approfitta delle carcasse esposte dalla neve. Il suo volo è una presenza costante, che regala emozioni a chi alza lo sguardo nelle giornate limpide.
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Dove: crinali verso l’Assietta e dorsali sopra il Gran Bosco.
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Quando: visibile tutto l’anno, più attiva in estate e primavera.
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Comportamento locale: predatrice di marmotte e piccoli ungulati; coppie nidificanti stabili.
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Note pratiche: facilmente osservabile nelle ore centrali della giornata, con correnti ascensionali.