Giaglione (776 m s.l.m.) si trova all’ingresso dell’Alta Valle di Susa, in posizione panoramica sulla Dora Riparia e ai piedi del Monte Ginevra. Il suo territorio alterna vigneti terrazzati, boschi di castagno e quercia nelle zone basse, fino a salire verso lariceti, pascoli alpini e crinali che guardano verso il Moncenisio. Questa diversità di ambienti lo rende un punto di passaggio ideale per grandi ungulati e rapaci, oltre a ospitare colonie di specie alpine caratteristiche.

Cervo
In autunno i boschi sopra San Giuseppe e la Val Clarea risuonano dei bramiti profondi dei cervi. I maschi dominanti si radunano nelle radure, sfidandosi con corna imponenti in duelli rituali. Le femmine osservano a distanza con i piccoli, mentre i branchi si muovono silenziosi tra i castagneti. In inverno scendono più vicino al fondovalle, formando gruppi numerosi per affrontare il freddo e la scarsità di cibo.
-
Dove: Val Clarea, boschi sopra San Giuseppe, radure verso il Monte Ginevra.
-
Quando: settembre-ottobre per il bramito; inverno in branchi compatti a basse quote; estate nei pascoli superiori.
-
Comportamento locale: maschi impegnati in contese rumorose in autunno; branchi misti e più discreti in inverno.
-
Note pratiche: i bramiti si odono chiaramente anche dal paese; visibilità maggiore al crepuscolo.
Capriolo
Il capriolo è l’ospite discreto delle radure e dei margini tra vigne e bosco. Al mattino presto, quando la rugiada bagna i prati, si muove leggero tra i filari, brucando silenziosamente. Appena avverte un rumore, scatta rapido rifugiandosi nel bosco fitto. In estate preferisce i prati alti e ombrosi, mentre in inverno si avvicina alle zone più riparate vicino agli insediamenti.
-
Dove: vigne e prati ai margini del paese, boschi misti lungo la Dora e verso San Giuseppe.
-
Quando: tutto l’anno, più visibile all’alba e al tramonto.
-
Comportamento locale: solitario o in piccoli gruppi; molto attento ai rumori e agli odori.
-
Note pratiche: possibile avvistarlo a ridosso delle vigne; richiede silenzio e pazienza.

Camoscio alpino
Sui pendii alti che portano verso il Moncenisio e il Monte Ginevra, il camoscio trova il suo regno. Con movimenti rapidi ed eleganti, percorre le rocce e i prati ripidi, fermandosi ogni tanto a scrutare l’orizzonte. In primavera segue i germogli verdi, in estate risale oltre i 2.000 m, e in autunno i maschi si rincorrono tra le dorsali in spettacoli di forza e resistenza.
-
Dove: versanti alti verso il Moncenisio, Monte Ginevra e crinali secondari.
-
Quando: primavera tra 1.600–2.000 m; estate sopra i 2.200 m; inverno nei versanti assolati più riparati.
-
Comportamento locale: branchi di femmine e piccoli numerosi in estate; maschi solitari o riuniti in autunno.
-
Note pratiche: osservabili lungo i sentieri verso il Moncenisio, soprattutto al mattino.
Marmotta alpina
I prati d’alta quota sopra la Val Clarea sono vivacizzati dal fischio delle marmotte. Al mattino si scaldano al sole, mentre i piccoli giocano davanti alle tane. In estate, la colonia è in piena attività, tra raccolta di erbe e corse tra gli anfratti. Con l’arrivo dell’autunno, la vita si concentra nella preparazione delle tane per il lungo letargo invernale.
-
Dove: pascoli alpini sopra la Val Clarea e versanti verso il Moncenisio.
-
Quando: maggio-settembre, più attive nelle ore calde.
-
Comportamento locale: colonie numerose con ruoli ben definiti; giovani molto visibili in estate.
-
Note pratiche: facilmente osservabili lungo i sentieri escursionistici sopra i 1.800 m.
Aquila reale
Il cielo sopra Giaglione è spesso solcato dall’aquila reale. Con le sue grandi ali sfrutta le correnti ascensionali dei crinali, scrutando dall’alto marmotte e piccoli mammiferi. Nei mesi estivi porta prede ai giovani nei nidi nascosti sulle rupi, mentre in inverno segue le carcasse lasciate allo scoperto dalla neve. La sua presenza, fiera e costante, è simbolo di libertà e forza.
-
Dove: crinali verso il Moncenisio e dorsali sopra la Val Clarea.
-
Quando: tutto l’anno, più attiva in primavera-estate.
-
Comportamento locale: predatrice di marmotte e piccoli ungulati; coppie nidificanti stabili.
-
Note pratiche: facilmente osservabile nelle giornate limpide, soprattutto a metà giornata.
Lupo
Negli ultimi anni, anche Giaglione è entrato nei territori frequentati dal lupo. I valloni isolati e i boschi profondi offrono passaggi ideali, e le sue tracce compaiono spesso sulla neve invernale. Elusivo e difficilmente osservabile, il suo ruolo è però fondamentale nel mantenere l’equilibrio delle popolazioni di cervi e caprioli.
-
Dove: valloni secondari della Val Clarea e dorsali verso il Moncenisio.
-
Quando: tutto l’anno, segni più visibili in inverno.
-
Comportamento locale: si muove in piccoli branchi o solitario; predatore selettivo su ungulati.
-
Note pratiche: più facile riconoscerne le tracce e i segni di predazione che avvistarlo direttamente.
Cinghiale
Di notte i castagneti e i boschi bassi di Giaglione si animano con il grufolare dei cinghiali. In piccoli gruppi, scavano il terreno in cerca di radici e ghiande, lasciando dietro di sé terreni smossi e segni evidenti del loro passaggio. In inverno si avvicinano anche ai margini del paese, spinti dalla fame e dalla neve che copre i pendii alti.
-
Dove: boschi di castagno e quercia sotto il paese e nei valloni secondari.
-
Quando: tutto l’anno, ma soprattutto autunno e inverno.
-
Comportamento locale: gregari, si muovono in piccoli branchi famigliari; molto attivi al crepuscolo e di notte.
-
Note pratiche: difficili da osservare direttamente, ma facili da riconoscere grazie agli scavi nel terreno.
Volpe rossa
La volpe, astuta e silenziosa, percorre i margini dei prati e i sentieri tra le borgate di Giaglione. Al crepuscolo esce a caccia, seguendo il fiuto tra i filari e i muretti a secco, in cerca di roditori o frutti caduti. Spesso non si lascia vedere, ma lascia dietro di sé tracce leggere e segni di passaggio.
-
Dove: margini tra campi, vigne e boschi intorno al paese.
-
Quando: attiva tutto l’anno, più visibile all’alba e al tramonto.
-
Comportamento locale: predatore opportunista; sfrutta roditori, insetti e occasionalmente resti alimentari.
-
Note pratiche: rara da osservare direttamente; più comuni sono impronte e avanzi di caccia.