Sestriere (2.035 m s.l.m.) è il comune più alto d’Italia, situato sullo spartiacque tra Val Chisone e Alta Valle di Susa. Nato come località turistica e sciistica, il suo territorio si estende tra piste, pascoli e crinali d’alta quota che salgono verso il Monte Fraiteve, il Monte Sises e il Banchetta. L’altitudine e l’esposizione rendono l’ambiente particolarmente severo in inverno, ma ricchissimo di biodiversità nei mesi estivi, con praterie alpine, rododendri in fiore e fauna selvatica che si adatta a quote elevate.
Camoscio alpino
Sulle creste del Monte Sises e del Banchetta, il camoscio è un protagonista costante. Al mattino si muove in piccoli gruppi, sfruttando i versanti rocciosi che dominano le piste da sci ormai verdi in estate. Il suo passo sicuro lo porta facilmente tra rocce e nevai, con una resistenza sorprendente. In autunno i maschi si contendono le femmine con inseguimenti rapidi lungo i canaloni, ben visibili anche da chi percorre i sentieri più alti.
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Dove: crinali del Monte Sises, Banchetta e dorsali verso Fraiteve.
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Quando: primavera nei versanti esposti al sole; estate oltre i 2.200 m; inverno ridotti a piccoli gruppi.
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Comportamento locale: branchi numerosi in estate, attività intensa in autunno durante la stagione degli amori.
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Note pratiche: osservabili con facilità lungo i sentieri escursionistici estivi delle piste.
Cervo
Nei boschi più bassi che collegano Sestriere a Sauze di Cesana e Cesana Torinese, i cervi trovano rifugio e cibo. In autunno i bramiti si sentono riecheggiare anche dalle zone più frequentate, con i maschi che scelgono radure appartate per la contesa. In inverno, i branchi scendono più in basso, ma non è raro incontrarli la sera vicino alle piste dismesse, dove brucano l’erba rimasta scoperta dalla neve.
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Dove: boschi e radure tra Sestriere, Sauze di Cesana e Cesana Torinese.
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Quando: autunno per il bramito, inverno in branchi compatti.
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Comportamento locale: maschi dominanti visibili nelle radure, branchi misti nelle aree più tranquille.
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Note pratiche: i bramiti si percepiscono chiaramente dalle borgate circostanti.
Marmotta alpina
Con l’arrivo della primavera, i prati sopra le piste di Sises e Fraiteve si popolano dei fischi acuti delle marmotte. Famiglie intere corrono tra le tane, spesso scavate proprio accanto agli impianti di risalita ormai silenziosi. Nei mesi più caldi, le marmotte accumulano erbe e radici per prepararsi al lungo letargo, mentre i piccoli imparano a riconoscere i segnali delle sentinelle.
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Dove: prati e pendii erbosi tra Sises, Fraiteve e Banchetta.
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Quando: maggio-settembre, più attive nelle ore centrali della giornata.
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Comportamento locale: colonie numerose e molto visibili durante le escursioni estive.
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Note pratiche: facilmente osservabili anche lungo i percorsi turistici.
Lupo
Il lupo è una presenza discreta ma documentata nei valloni meno battuti che circondano Sestriere. Le sue tracce compaiono lungo i crinali innevati e nei boschi che collegano con la Val Chisone. Nonostante la pressione turistica, la specie si muove con agilità sfruttando le ore notturne, seguendo i cervi e i caprioli che popolano i boschi di fondovalle.
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Dove: valloni laterali verso Val Chisone, boschi tra Sestriere e Sauze di Cesana.
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Quando: tutto l’anno, più segnalazioni in inverno.
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Comportamento locale: predatore elusivo, si muove soprattutto al crepuscolo.
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Note pratiche: più comuni i segni di presenza che gli avvistamenti diretti.
Aquila reale
Dalle creste sopra il Fraiteve, l’aquila reale domina il cielo di Sestriere. Nei mesi estivi sorvola i prati in cerca di marmotte, la preda più frequente, mentre in inverno approfitta delle carcasse lasciate nella neve. Con i suoi ampi volteggi, rappresenta uno degli spettacoli più suggestivi per chi si avventura nei sentieri d’alta quota.
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Dove: crinali di Fraiteve, Sises e Banchetta.
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Quando: tutto l’anno, con maggiore attività in estate.
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Comportamento locale: caccia marmotte e piccoli mammiferi; nidifica su pareti rocciose.
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Note pratiche: osservabile nelle giornate limpide, con correnti ascensionali favorevoli.
Gallo forcello
All’alba, nelle radure d’alta quota verso Fraiteve, si possono udire i canti dei galli forcelli. Maschi che si fronteggiano con voli brevi e parate spettacolari, mentre le femmine osservano a distanza. In estate, i gruppi si disperdono tra rododendri e arbusti alpini, restando difficili da avvistare. È una delle specie simbolo delle praterie alpine più alte.
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Dove: radure sopra Fraiteve e crinali secondari verso Banchetta.
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Quando: primavera per le parate, estate in piccoli gruppi.
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Comportamento locale: maschi territoriali nelle arene di canto, molto sensibili al disturbo.
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Note pratiche: osservazione consigliata solo a distanza, per non alterare i rituali.